Antica Monterano: Fontana del Bernini e Chiesa di San Bonaventura

Monterano poggia su un altopiano di tufo, sul quale la presenza umana è testimoniata fin dall’età preistorica grazie al rinvenimento di vari reperti dell’età della pietra. Vari studi hanno individuato sull’altopiano notevoli testimonianze della civiltà etrusca, quando Monterano è stato un importante caposaldo della lucumonia di Caere (l’odierna Cerveteri), a controllo dell’alto bacino del Fiume Mignone. Abbandonata, visse nuovamente un momento di rilevanza storica in epoca altomediovale quando diventò capoluogo episcopale di una vasta diocesi dal Lago di Bracciano ai Monti della Tolfa. Successivamente, nella seconda metà del XVII sec. Monterano fu acquistata dai familiari di papa Clemente X Altieri, i quali, grazie a Gian Lorenzo Bernini, trasformarono l’abitato in una piccola capitale Barocca, con splendidi monumenti che fecero scuola. Sono di questa fase la Chiesa, il Convento e la fontana ottagonale di San Bonaventura, nonché la fontana del Palazzo Ducale sormontata dalla statua del Leone. L’abbandono di Monterano risale alla fine del Settecento, quando già devastata dalla malaria, fu luogo di scontro tra i sostenitori del Papa e i giacobini francesi, protettori della Repubblica Romana. La fontana oggi presente è una fedele riproduzione mentre l’originale è posto nella Piazza del Municipio di Canale Monterano. È stata location di numerosi film tra i quali Il Marchese del Grillo, Ladyhawke, Il Vangelo secondo Matteo, Maciste contro i cacciatori di teste, Brancaleone alle crociate e altri 26.

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